Non solo cotone: alla scoperta del magico mondo dei tessuti

I tessuti sono un elemento fondamentale della nostra vita quotidiana, ma troppo spesso, presi dalla considerazione delle loro forme e dei loro colori, li diamo per scontati. Oltre al classico jeans, al cotone e alla lana però, ci sono moltissime fibre poco conosciute che offrono qualità eccellenti e caratteristiche uniche. Questi tessuti possono provenire da diverse parti del mondo, avere un’origine naturale o sintetica, essere utilizzati per l’abbigliamento o per l’arredamento, e rappresentano un’alternativa interessante ai tessuti più comuni.

Ma quali sono i tessuti meno conosciuti e quali vantaggi offrono rispetto alle fibre più diffuse? Ad esempio, hai mai sentito parlare del batik, la tecnica di tintura indonesiana che produce disegni intricati e colori vibranti? O del ramie, una fibra naturale asiatica che è resistente come il lino ma più morbida al tatto? Queste sono solo alcune delle domande che ci aiuteranno a scoprire i tessuti poco conosciuti e le loro peculiarità. Ma ora non perdiamo altro tempo: scopriamo insieme questo mondo affascinante e sorprendente!

Tessuti naturali vs. tessuti sintetici: quali sono le principali differenze?

I tessuti possono essere suddivisi in due categorie principali: i tessuti naturali, che provengono da fonti biologiche, e i tessuti sintetici, che sono creati attraverso processi chimici. Queste due categorie hanno alcune differenze fondamentali che influenzano il loro utilizzo, la loro cura e la loro sostenibilità. DI seguito, abbiamo scelto di riportare quelle più importanti.

  • Morbidezza: i tessuti naturali tendono ad essere più morbidi e piacevoli al tatto rispetto ai tessuti sintetici. La maggior parte dei tessuti naturali, come il cotone, la seta e la lana, hanno una consistenza morbida e traspirante che li rende confortevoli da indossare. D’altra parte, i tessuti sintetici come il poliestere e il nylon, possono essere meno morbidi e traspiranti, risultando meno confortevoli.
  • Traspirabilità: i tessuti naturali sono generalmente più traspiranti dei tessuti sintetici, il che significa che permettono all’aria di circolare attraverso di essi e alla pelle di respirare. Ciò li rende ideali per l’estate o per gli ambienti caldi. Al contrario, i tessuti sintetici possono trattenere il calore e l’umidità, rendendoli meno confortevoli in situazioni di caldo intenso.
  • Sostenibilità ambientale: i tessuti naturali sono generalmente considerati più sostenibili rispetto ai tessuti sintetici, poiché provengono da fonti rinnovabili e biodegradabili. Tuttavia, anche i tessuti naturali possono avere un impatto ambientale negativo, a seconda del loro processo di produzione e del modo in cui vengono coltivati. I tessuti sintetici, d’altra parte, sono spesso prodotti utilizzando sostanze chimiche nocive e non sono biodegradabili, il che può avere conseguenze negative per l’ambiente.
  • Resistenza: i tessuti sintetici sono generalmente più resistenti e durevoli rispetto ai tessuti naturali, il che li rende adatti per l’uso in capi di abbigliamento e accessori che richiedono una maggiore resistenza e durata. Tuttavia, anche i tessuti naturali possono essere resistenti, come ad esempio la lana, che è nota per la sua capacità di mantenere la forma e la resistenza agli strappi.

In sintesi, i tessuti naturali e sintetici hanno vantaggi e svantaggi che li rendono adatti per usi diversi. I tessuti naturali sono generalmente più morbidi e traspiranti, ma possono essere meno resistenti e avere un impatto ambientale negativo. I tessuti sintetici, d’altra parte, sono più resistenti e duraturi, ma possono essere meno confortevoli e altrettanto poco sostenibili dal punto di vista ambientale.

5 Tessuti “di nicchia” che devi assolutamente conoscere

Se hai intenzione di dare una bella rinfrescata al tuo armadio o all’arredamento di casa, ti consigliamo di provare a scegliere abiti ed oggetti realizzati con filati alternativi al classico cotone o poliestere. È vero, talvolta il prezzo dei capi potrebbe salire leggermente, così come quello degli asciugamani o dei tovaglioli, ma in realtà quasi sempre spendendo poco di più è possibile ottenere vantaggi davvero incredibili, soprattutto in termini di resistenza.

Ecco quindi 5 tessuti che secondo noi devi assolutamente provare:

  • Organza

L’organza è una stoffa di grande effetto, molto leggera e dalla trama quasi trasparente. Realizzata con la seta, ha una finitura opaca e molto elegante, ideale per creare piccoli complementi d’arredo di pregio.

Normalmente, la si trova come tessuto principale nel packaging dei gioielli, ma spesso è anche la protagonista nella realizzazione di preziose finiture per gli abiti da sposa. Insomma, se da un lato sembra molto ricercata e poco accessibile, dall’altro c’è da dire che se acquistata al metro può dare ai più creativi moltissime soddisfazioni!

  • Georgette

Il Georgette è un filato che vede intrecciati tra loro lana, seta e sintetici. Si ottiene con una torsione di queste tre fibre a trama e ad ordito, e presenta una finitura irregolare ed increspata, la quale però è molto morbida e fluida. Viene usato spesso per confezionare indumenti formali ed eleganti, ma essendo così poco comune può diventare un fedele alleato nell’arredamento delle stanze di casa. Leggero e fluido, è perfetto per creare tende e drappeggi.

  • Tessuto non tessuto (TNT)

Questo tessuto sintetico è forse uno dei più utilizzati degli ultimi anni, ma in realtà sono in pochissimi a sapere che si chiami così. Il tessuto non tessuto o TNT infatti è quello che costituisce le classiche mascherine chirurgiche che siamo abituati ad utilizzare ogni volta in cui le restrizioni per la pandemia da Covid 19 entrano in vigore. SI tratta di un prodotto però molto versatile, economico ed estremamente resistente, che può essere impiegato con facilità in una miriade di settori. Una delle applicazioni migliori del TNT è sicuramente quella del packaging! Tuttavia, si tratta di un prodotto difficile da smaltire, nemico dell’ambiente.

  • Gros – grain

Il Gros -grain è l’alternativa preferibile al TNT. SI tratta di un tessuto altrettanto resistente (un po’ più rigido in realtà) che è però ottenuto dalla miscelazione di cotone e altre fibre come viscosa o seta. É resistente, morbido e facilissimo da cucire, in quanto presenta una struttura a tela. Solitamente, viene impiegato per la realizzazione di nastri e sacchetti. Oggi è sempre più diffusa una variante di Gros – grain completamente sintetica, la quale è altrettanto resistente ma molto più economica.

  • Jacroki

Il Jacroki è forse il tessuto più di tendenza nel mondo del design degli ultimi anni. SI tratta di una fibra molto elegante che presenta una texture praticamente identica a quella della carta riciclata. Il Jacroki è quindi perfetto per donare a qualsiasi ambiente una nota di freschezza e per trasmettere atmosfere legate alla natura, al recupero, al riciclo e a tutte quelle pratiche virtuose in favore del pianeta. É ideale per creare beauty case, sacchetti, piccole pochette ma anche per rivestire tavoli e mobili durante le feste!

Conclusioni 

L’universo dei tessuti è vasto e sorprendente, e offre molte opzioni al di là dei tessuti più comuni e popolari. Esplorare l’origine e le caratteristiche dei tessuti poco conosciuti può rivelarsi un’esperienza affascinante, che ti consente di scoprire nuove texture, colori e caratteristiche. Inoltre, l’utilizzo di tessuti meno diffusi può anche rappresentare un’opportunità per sperimentare con materiali sostenibili e rispettosi dell’ambiente, che potrebbero avere un impatto positivo sul pianeta e sulla salute. Quindi, la prossima volta che sei alla ricerca di un tessuto, perché non optare per fibre meno conosciute? Così facendo, potresti scoprire per caso il tessuto perfetto per le tue esigenze!